giovedì 31 gennaio 2013

Grand Canion con Street View

I panorami del Grand Canyon in un click

Con Google Street View immagini a 360 gradi

31 gennaio, 14:27
 
 Le rocce rosse del famoso Bright Angel Trail, il verde smeraldo del Colorado River: immergersi negli scenari mozzafiato del Grand Canyon è possibile con un click. Dopo i megaliti di Stonehenge, gli antichi templi di Kyoto, passando per le bellezze dell'area archeologica di Pompei, Google mette a disposizione un'altra 'meraviglia del mondo', il Grand Canyon. Grazie alla tecnologia Street View le immagini suggestive di questa immensa gola creata dal fiume Colorado nell'Arizona settentrionale, uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti, sono a 360 gradi e coprono più di 75 chilometri di sentieri e strade, rendendo il viaggio in questa zona completo e interattivo.

Per le gallery mozzafiato di foto l'azienda di Mountain View ha utilizzato il 'Trekker', uno zaino sulle spalle dei componenti del team - indossato per fotografare e mappare i percorsi a piedi - che comprende un sistema fotografico composto da 15 lenti. Grazie a questo apparato più di 9.500 panorami di questo capolavoro della natura sono ora disponibili su Maps. Andando a spasso virtualmente nel Grand Canyon si può fare un'escursione lungo il famoso Sentiero Bright Angel, ammirare il fiume Colorado, raggiungere le pendenze del South Kabib Trail. E invece di guidare un paio d'ore per vedere il cratere Meteor, ci si arriva con un click del mouse.

Il viaggio virtuale del Grand Canyon è di World Wonders, l'ultima iniziativa del Cultural Institute di Google, che ha già contribuito a progetti come la digitalizzazione in alta risoluzione dei Manoscritti del Mar Morto, dell'archivio di Nelson Mandela e la possibilità di ammirare online 30 mila opere d'arte in alta risoluzione attraverso il Google Art Project. Il progetto World Wonders permette di esplorare e visitare virtualmente 132 siti in 18 diversi Paesi.
 
da Ansa.it.
 
Postato da Francesco Bottaro

Alcune piante grasse

1)Cereus Peruviano
Questa pianta è originaria del Sudamerica, le sue radici possono arrivare fino a 15m di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori a 7 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in estate quando ha superato i 4 anni di età producendo grandi fiori che possono essere bianchi, gialli o rossi.

2)Astrophytum myriostigma
Questa pianta è originaria del Messico, le sue radici non superano i 30cm di lunghezza, ha bisogno di temperature non inferiori a 0 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in estate producendo piccoli fiori giallo intenso.

3)Aporocactus flagelliformis
Questa pianta è originaria delle foreste del Messico, le sue radici possono arrivare 2m di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori a 0 °C e deve essere posizionata in semiombra. Questa pianta fiorisce in primavera producendo grandi fiori rossi.

4)Opuntia ficus-india
Questa pianta è originaria del Messico ma si è diffusa anche in tutta la zona mediterranea, le sue radici arrivano fino a 4m di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori a 7 °C e di moltissima luce. Questa pianta fiorisce in estate e i suoi frutti possono essere anche mangiati fritti o bolliti.

5)Semprevivum arachnoideum
Questa pianta è originaria delle Alpi (Pirenei e Carpazi), le sue radici arrivano a 8cm di lunghezza, ha bisogno di temperature non inferiori a -15 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in estete producendo fiori rosa acceso.

6)Euporbia obesa
Questa pianta è originaria del Sudafrica, deve il suo nome dalla sua forma sferica,le sue radici arrivano a 20cm di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori a 10 °C e deve essere posizionata in penombra. Questa pianta fiorisce in estate producendo piccoli fiori verdi.

7)Lithops aucampiae
Questa pianta è originaria delle regioni aride del Sudafrica, viene soprannominata anche pietra vivente per il suo aspetto, le sue radici arrivano fino a 3cm di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori ai 2 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in estate-autunno superati i 3 anni di età producendo fiori di color giallo intenso e piuttosto grandi paragonati alle dimensioni della pianta. 
 
8)Echinopsis candicans
Questa pianta è originaria delle montagne dell’ Argentina orientale, le sue radici arrivano fino a 1,6m di lunghezza, ha bisogno temperature superiori a 3 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in estate producendo fiori molto grandi di colore bianco e molto profumati.

9)Rebutia marsoneri
Questa pianta è originaria dell’ Argentina, le sue radici arrivano fino a 15cm di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori a 7 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in primavera solo se esposta alla luce diretta producendo grandi fiori di color rosso acceso.

10)Mammillaria microcarpa
Questa pianta è originaria del Messico settentrionale e degli Stati Uniti, le sue radici arrivano fino a 20cm di lunghezza, ha bisogno di temperature superiori a 5 °C e di molta luce. Questa pianta fiorisce in primavera producendo fiori di colore fucsia acceso.

11)Parodia magnifica
Questa pianta è originaria delle montagne del Brasile, le sue radici arrivano fino a 1m, ha bisogno di temperature superiori a 5 °C e deve essere posizionata in semiombra. Questa pianta fiorisce in primavera-estate producendo enormi fiori di colore giallo intenso.
Mauro Brunato

mercoledì 30 gennaio 2013

Introduzione ai generi musicali

JAZZ: è una musica molto complessa, basata sulla bravura e sulla capacità d'improvvisazione dei suoi compositori e musicisti.
ROCK: è nato come musica giovanile da ballare nella prima metà degli anni '50 negli USA, è composto da una commistione di generi country, blues e pop americano.
BLUES: una musica popolare, spesso malinconica (il colore blue infatti in America è simbolo della malinconia) nata sotto la matrice dei canti di lavoro degli schiavi neri americani, corrente da cui poi è derivato anche il Blues-rock.
POP: la parola deriva da popular, appunto musica del popolo.
CLASSICA: è la musica colta occidentale composta dall'undicesimo secolo fino ai primi anni del Novecento.
COUNTRY: rappresenta culturalmente il liscio USA, è un genere più movimentato rispetto a quello italiano ed è suonato con chitarre, banjo e violini. Deriva dalle musiche folk importate dai coloni inglesi in America.

RAP: è uno stile di vita sorto negli Stati Uniti d'America verso la fine degli anni sessanta e diventato parte di spicco della cultura moderna. Il termine è stato inventato dal cantante Joe Tex. Il rap è la componente vocale della cultura hip hop e consiste essenzialmente nel "parlare" seguendo un certo ritmo.
Heavy metal: significa "metallo pesante ed è un genere di musica rock. Derivante dall'hard rock, è caratterizzato da ritmi fortemente aggressivi e da un suono potente, di chitarre, bassi, e spesso di voci. Era già molto popolare negli anni settanta ed ottanta ed ha continuato ad avere successo nei decenni.
Hard rock: è un genere di musica rock, derivato principalmente dal rock & roll e dal blues-rock, nato verso la metà degli anni sessanta nel Regno Unito. Caratterizzò non solo gli anni settanta, ma anche gli ottanta e parte dei novanta, anche negli Stati Uniti.

Musica house: è un genere musicale appartenente alla electronic dance music (EDM), nato nelle discoteche di Chicago nella prima metà degli anni ottanta e fortemente influenzata dalla disco music e dal funk degli anni settanta. Il nome house deriva dal Warehouse, storico locale di Chicago il cui dj resident Frankie Knuckles ed è riconosciuto come il creatore.

Lisa Suma, Giulia Viola, Chiara Scalabrin

Come fare l'orto

COME FARE UN ORTO
L' orto è un pezzo di terra, nel quale si può coltivare un' infinita varietà di ortaggi; può sorgere su di un appezzamento di terra, ma per chi non la possiede, può realizzarlo su di un vaso messo nel balcone.
I passaggi fondamentali per la realizzazione di un orto sono:
Prima di tutto bisogna avere passione, amore e sopratutto ......pazienza!
  1. Concimare il terreno;
  2. Vangare ( a mano) e ripulirlo dalle erbacce;
  3. Fare una piccola buca, metterci l'acqua e mettere a dimora le piante o le sementi, distanziandole tra loro;
  4. Dopo 15 giorni, si comincia a dare acqua, così le nostre piantine cresceranno belle e forti.
Sarà una bella soddisfazione raccogliere e mangiare ciò che abbiamo coltivato, con tanta passione.
Se ci sono domande, fatevi avanti.
BUON LAVORO...................
Fabio Boscain



giovedì 24 gennaio 2013

Reti sociali digitali in azienda


businessman at work

Le multinazionali lanciano i social per i dipendenti

Lavorare in squadra. Con social network aziendali per condividere progetti e scambiare idee anche con un collega mai visto che sta a migliaia di chilometri di distanza. Magari a Bangalore o a Los Angeles. Le multinazionali cercano di imitare il successo di Facebook, LinkedIn e Twitter sviluppando strumenti interni con la stessa logica “aperta”. Basta software “piramidali”, catene di comando gerarchiche, accessi limitati e grigie Intranet con il saluto del presidente.
Secondo uno studio della società di consulenza Deloitte sulle tendenze digitali del 2013, il prossimo boom sarà quello degli “Enterprise Social network”: quest’anno il 90% delle 500 aziende presenti nella classifica stilata dalla rivista Fortune ne sarà dotato. Tradotto in numeri vuol dire una crescita del 70% rispetto al 2011.
Hai un suggerimento per migliorare il lavoro di tutti giorni? Pubblicalo sulla “bacheca” aziendale e avrai più chance di fare carriera, sostengono gli analisti. Ma per ora  questi strumenti sembrano funzionare poco laddove sono già attivi: solo un terzo degli iscritti –stando all’analisi di Deloitte – legge almeno un “post” a settimana, mentre appena il 40% ne scrive uno al mese.
Troppa la paura di mettersi in gioco probabilmente, un 20-30%  dei dipendenti non  si è mai “loggato”, mentre le più attive sembrano essere donne di età compresa fra i 40 e i 50 anni. E molti capi fanno resistenza, bollando il nuovo approccio come una perdita di tempo. Non tutti però: un terzo delle aziende si dichiara soddisfatto.
Fanno risparmiare tempo –eliminando interminabili riunioni- costano poco e sono  più efficaci dei servizi di messaggistica diretta. Agli scettici dicono: “Anche cellulari e pc portatili hanno impiegato anni a diffondersi dentro le imprese”.
A sostegno di questa tesi c’è una ricerca condotta da ricercatori delle università di San Diego e di Scranton, secondo la quale l’uomo “digitale” ricorda più facilmente un post di uno sconosciuto su Facebook di una citazione o di un volto.
A voi capita lo stesso?
Postato da Francesco Bottaro

Viaggio a Mars Alam (Egitto)

La Chiara Finesso due anni fa è stata molto fortunata perché è andata per la sua prima volta a Mars Alam in Egitto. Dopo 4 ore in aereo finalmente erano arrivati a destinazione. Però il viaggio non era ancora finito perché ha aspettato un’altra ora prima di arrivare al suo hotel. Durante il tragitto, oltre che ad ammirare i colori intensi del mare, ha attraversato una strada che si trovava nel bel mezzo del deserto : era un spettacolo!!!!!! Dalle dune di sabbia ai beduini con i cammelli, le cose sembravano fatte di sabbia rossa, ma c’erano anche cantieri fermi per via dei disordini politici che c’erano stati. Durante la settimana Chiara oltre che ad ammirare i pesci sott’acqua, la sabbia bianca ed il mare fantastico ha fatto anche delle gite. Una di queste è stato quando ha attraversato il deserto con i Quad. Durante il tragitto ha notato dei bambini che abitavano su delle tende colpite dal pieno sole. Invece di sera, al contrario del giorno, dormivano per terra nel totale buio in cui il sogno “non esiste”. In un altro paese, Chiara ha visto un ragazzo di 12/13 anni che tagliava i capelli ad un signore adulto. Un altro viaggio che ha fatto e che l’ha colpita di più è stata l’isola delle tartarughe. Infatti come dice il nome è pieno zeppo di tartarughe marine!!!!!!!!!! Ce n’erano di tutti i tipi, dalle più giovani alle più vecchie, erano tutte straordinarie.
Alessandra De Gaspari





domenica 20 gennaio 2013

Vi propongo il link all'Archivio Diaristico Nazionale.
1. Visitatelo, magari vi vengono in mente delle idee.
2. Se vi va, dovremmo chiedere, tramite lettera di poter depositare i nostri diari, richidendo tutte le informazioni necessarie: di quali informazioni potremmo aver bisogno?
Francesco Bottaro
http://www.archiviodiari.org/index.php/home.html

Alcuni esempi di pagina di diario:
Pagina di diario di un viaggiatore in Africa


Diario di bordo di Arthur Conan Doyle
Le origini della Ginnastica Ritmica
Le origini della ginnastica ritmica sono piuttosto recenti,essa negli anni scorsi veniva chiamata Ginnastica Moderna. In seguito per distinguere la semplice attività moderna da quella agonistica, nonostante il sorgere della Ginnastica Ritmica si hanno notizie delle attività sportive eseguite cioè dal corpo libero e da piccoli attrezzi, questi attrezzi sono: nastro,palla, cerchio e infine fune. I balletti della ginnastica ritmica si possono svolgere sia in gruppo cioè da 2 a 5 persone massimo sia singoli. Questo sport non è una competizione molto faticosa per noi atlete. Per me però la Ginnastica Ritmica non è poi così faticosa anche perché è da 3 anni che la pratico. Io durante la settimana vado a fare allenamento 2 volte a settimana. La prima gara che ho fatto è stata veramente un disastro perché mi cadevano sempre gli attrezzi.

Lara Cecchinato

http://www.federginnastica.it/

domenica 13 gennaio 2013

Il blog di classe
Negli ultimi anni alcuni studi internazionali, indirizzi programmatici dell'Unione Europea e norme emanate dalla Repubblica Italiana sostengono una scuola improntata sullo sviluppo di alcune competenze fondamentali. Tra queste è annoverata anche quella digitale che consiste nel

saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell'informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC [Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione]: l'uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. (Mario Castoldi, Progettare per competenze. Percorsi e strumenti, Roma, Carocci, 2011, p. 37)

Il blog di classe nasce dalla forte esigenza di condivisione di idee, esperienze, problemi emersa nei dialoghi con gli alunni. Per evitare che non si riducesse alla sola discussione in classe (momento peraltro estremamente importante per lo sviluppo delle conoscenze) o alla riproposizione di contenuti e stili comunicativi mutuati dal mezzo televisivo, abbiamo pensato che uno strumento efficace e allo stesso tempo innovativo per evitare dispersione e mancanza di creatività fosse un blog di classe. Punto di forza di tale esperienza pensiamo sia la possibilità offerta ad ogni studente di dimostrare e affinare le proprie competenze attraverso un mezzo che ormai risulta insostituibile nella vita sociale contemporanea. Infatti, come sarà ben riscontrabile dalla realtà di ciascuno, non c'è ambito lavorativo che non abbia, almeno in qualche aspetto, diversi punti di contatto con il “l'esperienza digitale”: si pensi alla compilazione di moduli on-line, gestione di banche dati, comunicazione con posta elettronica (e-mail), progettazione edilizia, uso di macchine a controllo numerico, robotica, impiantistica di ultima generazione, ecc.
L'attivazione di un blog di classe, dunque, ha lo scopo principale di favorire l'apprendimento di alcune procedure basilari della comunicazione digitale e di stimolare l'uso della strumentazione adatta a tale fine per la condivisione positiva e arricchente del bagaglio di conoscenze, abilità ed esperienze personali che costituiscono il bagaglio prezioso di ogni vita umana.

Gli ingredienti di un blog di classe “vivo e vegeto”
  1. Mezzo
    Il computer connesso al web o una qualsiasi altra macchina che abbia accesso alla rete e che permetta di interagire con i contenuti del blog. É, inoltre, indispensabile avere una casella di posta elettronica.
  2. Contenuti
    Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non verranno considerati i post e verranno cancellati i commenti con insulti, volgarità, chiacchiere, polemiche, foto e video con volti di minorenni o di adulti che non vogliono essere pubblicati, file audio non attinenti alle attività qui sotto riportate. Per ogni chiarimento sono disponibile ad un colloquio personale in orario di ricevimento.
    Verranno invece inseriti nel blog tutti i tipi di testo (scritto, orale, audiovisivo, iconografico che abbiano attinenza con la vita della classe), riconducibili a questi argomenti: diari di classe, contenuti delle materie scolastiche, viaggi, hobbies, interessi da condividere, libri letti o da leggere, esperienze di gruppo o personali, notizie rilevanti per la riflessione sul mondo contemporaneo, problemi da risolvere, metodo di studio, orientamento. Non si esclude che possano essere proposti altri argomenti.
    L'attività del blog non sostituisce per contenuto e metodo lo svolgimento normale delle lezioni scolastiche, comprendente l'uso di strumenti tradizionali (quaderni, penne, svolgimento delle consegne pomeridiane, prove di accertamento, come verifiche scritte e colloqui, ecc.), semmai le integra e le supporta.
  3. Partecipazione
    Se non si partecipa attraverso la visita attiva, il blog muore. Dunque cercheremo di aggiornarlo frequentemente con nuovi post e soprattutto solleciteremo il commento a ciò che verrà scritto. Non verranno considerati i commenti sbrigativi ed evasivi (faccine varie). Attualmente i social network propongono questo tipo di commenti, ma con il tempo l'uso ragionato e vario delle varie forme aggettivali della lingua vi farà scoprire doti espressive e possibilità e di ragionamento inaspettate. Verranno proposte alcune attività, quindi sarebbe bene visionarlo almeno due volte alla settimana.
    Se il blog maturerà e resterà attivo, potrà essere un ottimo punto di partenza per preparare l'esame di Stato.
Francesco Bottaro